SaluzzoUNO.it

Gruppo Scout AGESCI Saluzzo 1

Primo messaggio – Sierra Leone

Sabato 10 Maggio 2003

—– Original Message —–
From: emergency in sierra leone
Sent: Saturday, May 10, 2003 8:49 PM
Subject: bambini soldato

 

Carissimi,
RAI 3 tempo fa mandò in onda un programma sulla guerra in Sierra Leone intitolato “Caporale Highway”: caporale Highway era un ragazzotto di 10 anni che, a capo di una banda amata di bambini soldato, controllava l’ingresso in citta di una delle vie principali di Freetown; armati di mitra, nel 99 hanno ammazzato decine e decine di persone. Ho incontrato l’altro giorno il caporale Highway, un ragazzo come tanti, in una casa di accoglienza per gli ex-bambini soldato, tenuta da un vecchio missionario saveriano, padre Berton.
Padre Berton racconta, la guerra in Sierra leone è cominciata a fine
anni ottanta inizio novanta, i ribelli sono nati in Liberia foraggiati dal comandante della Liberia Taylor, ma la miseria più grande con i bambini soldato si è avuta verso la fine degli anni novanta, specie nel 1999. I ribelli nelle provincie lontane da Freetown entravano nei villaggi ammazzando la gente, violentavano le donne, si portavano via i i bambini che restavano loro schiavi, li drogavano gli insegnavano a uccidere. Li legavano agli alberi con il mitra in mano quando arrivavano i soldati, chi era veloce a sparare sopravviveva…
A chi disobbediva i ribelli tagliavano le mani, le braccia, i piedi…orrende atrocità che vediamo ancora oggi arrivare in ospedale: una ragazza si è presentata con due monconcini di braccia, i ribelli le avevano tagliato tutte e due le braccia sopra il gomito, voleva le protesi.
Racconta che un giorno su un “poda-poda”, i pulmini che fanno servizio pubblico in tutta l’Africa, ha riconosciuto il giovane che qualche anni prima le aveva mozzato le braccia con il macete: anche il ragazzo la riconosce: “ti ricordi di me?” le dice, e lei fredda “sì, tutte le notti”.
In Freetown esiste un campo di amputati di guerra, sono più di 200 persone che vagano nel campo come fossero bestie in uno zoo, sono il ricordo vivente di atrocità della mente umana che non ha limiti nel concepire simili aberrazioni: l’anno scorso ho toccato con mano la nefandezza delle mine giocattolo in Afghanistan, che continuano a mutilare bambini inermi, ed ora mi trovo anche qui in Sierra Leone dei mutilati amputati da loro coetanei…è tutto assurdo.
Ed anche questa maledetta guerra durata più di dieci anni è stata fatta per motivi economici, come tutte le guerre: per i diamanti. La Sierra Leone da sola estrae il 40% della produzione mondiale dei diamanti, buona parte dei quali pare esca abusivamente dal paese, grazie a tangenti date a questo o quel gruppo al potere.
Più il paese era nel caos, più era facile trafficare diamanti senza controlli, e quindi senza pagare tasse. Insomma per i diamanti i gruppi etnici si sono scannati per anni, i trafficanti di diamanti si sono arricchiti,
la povera gente si vedeva incendiare i villaggi, violentare le bambine, rapire i figli…mentre in Belgio gli esperti in pietre preziose pulivano i più bei diamanti del mondo. Il Belgio è coinvolto in questo mercato di morte: non a caso la prima compagnia aerea che ha ripreso a volare dopo la guerra (ed una delle poche che arriva a Freetown) è proprio la compagnia belga. I diamanti che brillano nelle nostre gioiellerie in realtà sono sporchi di sangue, del sangue di tanti innocenti…

Un forte abbraccio
Silvio

. lascia un commento..

© 2024 SaluzzoUNO.it

Tema di Anders Norén